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NUOVE SPECIFICHE PER I BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI

I biocombustibili solidi hanno raggiunto un buon livello di standardizzazione grazie ad un lungo percorso operativo attorno ai documenti normativi da parte di Commissioni Tecniche a livello nazionale Ed internazionale. Per l’Italia questa attività è promossa dalla CT 282 del comitato termotecnico italiano, ente federato all’UNI. Continua a leggere

Conto termico o sconto termico?

Anticipare l’incentivo è possibile.

Qual è il più efficace stimolo alla rottamazione di impianti di riscaldamento?

L’incentivo concepito con il d. M. 16.02 2016, comunemente conosciuto come “conto termico 2.0”, ormai diventato il più valido supporto alla vendita di impianti a biomassa (caldaie e stufe) in sostituzione di impianti esistenti a gasolio OA biomassa.

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Perché acquistare il pellet?

Il pellet è una fonte energetica economica rinnovabile e CO2 neutrale. Il pellet è una trovata geniale: un modo intelligente di usare materiale di scarto della lavorazione del legno. Ad oggi il pellet alimenta milioni di stufe per riscaldamento di singoli locali e caldaie per il riscaldamento centralizzato. Grazie al vantaggioso rapporto calore prodotto/prezzo, il pellet è diventata una valida alternativa a tutti i combustibili più diffusi, compreso il gas metano. Inoltre la qualità di CO2 liberata con la combustione è pari a quella sottratta l’atmosfera Durante la fase di crescita della pianta ed è pari a quella che verrebbe messa nel corso del naturale di decomposizione delle foreste.

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Quanto costa? Quanto risparmio?

In Italia il pellet è molto usato nel riscaldamento domestico, più comunemente di quanto si pensi. Lo dicono i dati relativi al consumo nazionale che, con circa 3,3 milioni di tonnellate utilizzate nel 2016, pongono il nostro paese al primo posto in Europa per consumo di pellet nel settore residenziale, primato che l’Italia ha ormai da molti anni. Continua a leggere

Perché scegliere la legna nostrana?

Questa domanda ci viene posta quotidianamente dai nostri clienti, vediamo quindi grazie a questo articolo, di andare più in profondità su tale argomento. Continua a leggere

“L’uso del legno per l’evoluzione della civiltà umana è legato alla creazione del fuoco e al suo utilizzo come legna da ardere, che permise agli uomini preistorici di cucinare, scaldarsi e difendersi dagli animali. Il suo utilizzo come fonte energetica è continuato per tutta la storia dell’umanità fino a tutto il XVIII secolo, quando la legna da ardere cominciò ad essere sostituita dal carbone, dal potere calorifico più elevato. Continua a leggere

La combustione è il processo chimico attraverso il quale un materiale reagisce con l’ossigeno producendo calore, luce e sostanze gassose calde.

Perché si svolga la combustione è necessaria la presenza concomitante di tre elementi: il combustibile, il comburente e l’innesco, che compongono il così detto triangolo della combustione. Continua a leggere

La Legna Punto Calore Si Posiziona Tra Le  3490 E 3010 Kcal/Kg !!!!

Ai fini del riscaldamento, occorre accertarsi che le caratteristiche della legna soddisfino alcuni requisiti importanti da non trascurare, il più importante dei quali è senz’altro la corretta stagionatura o essicazione, in altre parole la legna deve possedere il giusto grado di umidità intorno al 10-15%, per cui assume importanza anche il periodo dell’anno in cui viene tagliata che dovrebbe coincidere con periodo invernale. Continua a leggere

Le pricipali unità di misura per la legna da ardere sono quattro:

a) METRO CUBO (mc)

Calcolo del metro cubo: base x profondità x altezza.

Generalmente utilizzato per il legname in tronchi.

b) METRO STERO ACCATASTATO (msa)

Unità di misura apparente (comprende il legno e gli spazi vuoti).

Corrispondente ad una catasta delle dimensioni di 1 metro per 1 metro 1 un metro.

Per ottenere, quindi, il volume del solo legno, si moltiplica il volume reale della catasta (misurabile semplicemente prendendo i valori di lunghezza, altezza e profondità) per un coefficiente di trasformazione (un valore preciso per ogni tipo di legname, reperibili in molte pubblicazioni divulgative sul legno oppure in Internet), il cui valore medio è orientativamente compreso fra 0,5 e 0,75 per faggi, querce e carpini ecc.

Facciamo un esempio di calcolo: una catasta impilata con altezza pari a 1,60 m, lunghezza di 4 m e profondità di 35 cm, ha come suo volume complessivo (legna e spazi vuoti inclusi) il seguente: 1,6 × 4 × 0,35 = 2,24 m³. Per ricavare solo il volume della legna (senza gli spazi vuoti), occorre moltiplicare il volume della catasta per il coefficiente medio di 0,6 in questo modo: 2,24 m³ × 0,6= 1,34 m³.
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Un pellet senza certificazione può essere anche un pellet di qualità.

Un pellet certificato risponde a parametri dettati dall’ente certificatore.

La qualità e il tipo del pellet dipendono sia dalle materie prime che dalla tecnologia di produzione.

Il pellet di legno con grande contenuto di corteccia ha normalmente un colore scuro, mentre il pellet prodotto con il legno scortecciato ha un colore chiaro. Continua a leggere