Info utili sull’incentivo del CONTO TERMICO 2.0

Conto termico o sconto termico?

Anticipare l’incentivo è possibile.

Qual è il più efficace stimolo alla rottamazione di impianti di riscaldamento?

L’incentivo concepito con il d. M. 16.02 2016, comunemente conosciuto come “conto termico 2.0”, ormai diventato il più valido supporto alla vendita di impianti a biomassa (caldaie e stufe) in sostituzione di impianti esistenti a gasolio OA biomassa.

Un incentivo che segue E aiuta le politiche del bel paese:” più efficienza e meno emissioni!”

Queste sono le richieste della collettività e le chiavi di volta per il futuro sviluppo del settore.

Una recente indagine statistica dell’Istat (pubblicata a dicembre 2014) ha fotografato infatti la distribuzione nazionale delle diverse tipologie di impianti di riscaldamento, da cui emerge che il 18,2% delle famiglie si riscalda con impianti funzionanti a biomassa o gasolio.

Un enorme mercato per interventi di rottamazione, dato che la maggior parte sono impianti obsoleti e poco efficienti.

A confermare questa analisi, una e strategia energetica nazionale (SEN 2017) che punta fermamente il dito sugli impianti a biomassa, quasi “minacciando di bloccare le installazioni ex-novo.

Insomma, rottamazione e basse emissioni saranno sicuramente i temi più caldi e discussi nei prossimi 10 anni punto di conto termico invece se ne discute ormai da qualche anno: c’è chi ne parla, chi lo propone e chi lo sfrutta come principale strumento di vendita, ma in tutti i casi si tratta sempre di un rimborso erogato dal gse, in conto corrente, entro circa 6 mesi dall’installazione del nuovo impianto.

Purtroppo però la formula “prima paga e poi ti rimborso”, unità alla comune di Fidenza e verso i più svariati contributi statali, non aiuta un pieno e largo decollo dell’incentivo. Per eliminare questo ostacolo, agenzie specializzate offrono il servizio “sconto termico”, cioè l’anticipo immediato dell’incentivo in cambio dell’incasso dello stesso: in questo modo il cliente finale paga al rivenditore solamente la differenza tra la spesa totale da sostenere e incentivo conto termico da percepire (al netto del costo del servizio).

Il rivenditore offre così un forte sconto a costo zero.

Questo meccanismo, a dir poco interessante, amplia e migliora le potenzialità di vendita in quanto il cliente finale evita qualsiasi rischio e potrebbe ad esempio, a parità di budget, scegliere un prodotto di qualità superiore.

Una ghiotta opportunità per rivenditori ed installatori, in quanto questo servizio offre ai potenziali clienti la possibilità di sostituire un impianto esistente, inquinante ed obsoleto, con un nuovo prodotto di design, ad alte prestazioni e abbassi emissioni.

Quindi il mercato è maturo e la domanda è pronta: ora sta agli operatori del settore sfruttare al meglio questa occasione.