Com’è la situazione attuale nel mercato internazionale?

 

Gentile Cliente,

vogliamo portare alla sua attenzione gli importanti cambiamenti strutturali che si stanno velocemente verificando sul mercato del legno attraverso una nostra analisi.

Situazione Mercato:

La grande industria del legno, dopo anni di crisi ha ripreso a lavorare in maniera significativa in tutto il mondo e le quantità di legname richieste sono ora divenute importanti. I loro magazzini di materie prime sono oggi ai minimi storici e le materie prime arrivano via nave.

Molti gruppi provenienti dai paesi emergenti del sud-est Asiatico, con grandi disponibilità finanziare, vengono in Europa ad acquistare materiale sia sotto forma di prodotti finiti sia di materie prime come i tronchi e sono propensi a pagare prezzi più alti dei nostri.

Paesi vicini a noi come la Croazia ha già realizzato 4 nuove centrali a biomasse per produrre energia elettrica e teleriscaldamento (altre 14 sono in programma entro il 2030) In Bosnia ne sono state approntate altre 2.

I Paesi fornitori di legname, soprattutto dell’Est Europa, stanno aumentando i consumi interni di biomasse (legna, pellet, cippato) anche grazie a delle politiche di decarbonizzazione, rallentando quindi l’export ed invertendo i flussi commerciali.

Politiche Energetiche:

Paesi come l’Inghilterra, Olanda, Belgio e Danimarca hanno già iniziato la costruzione di impianti per la produzione di energia elettrica (cofiring) utilizzando pellet di tipo industriale il cui prezzo di riferimento internazionale sul porto di Rotterdam è cresciuto nell’ultimo anno del 38%, andando inevitabilmente ad influenzare il prezzo del pellet domestico.

A ciò si accompagnano politiche di restrizioni dell’export come una paventata tassa sulla legna e pellet in Bosnia e al blocco totale della legna dall’ Ucraina a partire dal 1/1/2019 con inevitabile effetto domino su tutti i mercati Europei.

Il Parlamento, il Consiglio e la Commissione europea hanno raggiunto lo scorso 14 giugno un accordo vincolante per tutti i paesi UE che prevede l’innalzamento del target sul contributo delle rinnovabili pari al 32% alla copertura dei consumi finali di energia al 2030.

(il vecchio target era Kyoto 20/20/20 e le biomasse ne avevano contribuito per i 2/3 seguite da Fotovoltaico ed Eolico).

Conseguenze:

Come potrete intuire tutto ciò sta determinando un aumento consistente delle materie prime e dei loro derivati. I produttori del Est Europa, soprattutto di legna, hanno poco materiale a disposizione per essere trasformato e a ciò si aggiunge la continua perdita di manodopera che migra verso il centro-nord Europa attirata da salari più elevati e condizioni di vita più agiate.

Visto l’enorme domanda ed interesse, i produttori che riescono ancora a lavorare non sono più disposti a produrre ad esempio il cm 25 destinato alle nostre stufe/spolert ma solo misure più grandi visto che soprattutto le famiglie sui mercati austriaco, tedesco, olandese e danese sono dotate in casa di camini o stufe dalle dimensioni più grandi e sono disposti a pagare prezzi più alti.

Come affrontare questi nuovi cambiamenti del mercato:

  • Come sempre suggeriamo di fare gli acquisti soprattutto nel periodo primaverile approfittando della bassa stagionalità dei prodotti;
  • rieducarci a rivalutare l’utilizzo di essenze legnose che nel tempo abbiamo ritenute minori come tiglio, castagno, rovere, betulla, frassino, cerro, acero, acacia, ontano, abete.
  • Utilizzare gli incentivi fiscali del conto termico 2.0 (il credito viene versato dal GSE sul c/c personale in 2-3 mesi e non 10 anni come altri incentivi) in modo da acquistare nuovi impianti domestici (stufe e caminetti) molti più efficienti e capienti, diminuendo gli sprechi e le emissioni;
  • Utilizzare legna certificata ben stagionata o essiccata in forni ad hoc come facciamo Noi della Punto Calore da oltre 5 anni (1 kg di legna di faggio umida al 50% ha 1930kcal, 1 kg di legna essiccata al 15% ha 3790 kcal) per ridurre emissioni ed avere la massima efficienza (mettereste benzina di bassa qualità nella vostra auto?)
  •  Scegliere legna da ardere nostrana: Clicca qui.
  • Utilizzare pellet certificato, non solo quello bianco ENPlus in classe A1 (spesso spinti da un fatto di moda o di colpo d’occhio, bianco=pulito/bello o di poco conoscenza) ma anche quello in classe A2 altrettanto valido.
  • Affidarci a tecnici qualificati e certificati per la manutenzione annuale dei ns. impianti compresa la canna fumaria;
  • Avviare un sistema di buone pratiche come sapere accendere bene il fuoco.

NUOVE SPECIFICHE PER I BIOCOMBUSTIBILI SOLIDI

I biocombustibili solidi hanno raggiunto un buon livello di standardizzazione grazie ad un lungo percorso operativo attorno ai documenti normativi da parte di Commissioni Tecniche a livello nazionale Ed internazionale. Per l’Italia questa attività è promossa dalla CT 282 del comitato termotecnico italiano, ente federato all’UNI. Continua a leggere

Conto termico o sconto termico?

Anticipare l’incentivo è possibile.

Qual è il più efficace stimolo alla rottamazione di impianti di riscaldamento?

L’incentivo concepito con il d. M. 16.02 2016, comunemente conosciuto come “conto termico 2.0”, ormai diventato il più valido supporto alla vendita di impianti a biomassa (caldaie e stufe) in sostituzione di impianti esistenti a gasolio OA biomassa.

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Perché acquistare il pellet?

Il pellet è una fonte energetica economica rinnovabile e CO2 neutrale. Il pellet è una trovata geniale: un modo intelligente di usare materiale di scarto della lavorazione del legno. Ad oggi il pellet alimenta milioni di stufe per riscaldamento di singoli locali e caldaie per il riscaldamento centralizzato. Grazie al vantaggioso rapporto calore prodotto/prezzo, il pellet è diventata una valida alternativa a tutti i combustibili più diffusi, compreso il gas metano. Inoltre la qualità di CO2 liberata con la combustione è pari a quella sottratta l’atmosfera Durante la fase di crescita della pianta ed è pari a quella che verrebbe messa nel corso del naturale di decomposizione delle foreste.

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Quanto costa? Quanto risparmio?

In Italia il pellet è molto usato nel riscaldamento domestico, più comunemente di quanto si pensi. Lo dicono i dati relativi al consumo nazionale che, con circa 3,3 milioni di tonnellate utilizzate nel 2016, pongono il nostro paese al primo posto in Europa per consumo di pellet nel settore residenziale, primato che l’Italia ha ormai da molti anni. Continua a leggere

Perché scegliere la legna nostrana?

Questa domanda ci viene posta quotidianamente dai nostri clienti, vediamo quindi grazie a questo articolo, di andare più in profondità su tale argomento. Continua a leggere

“L’uso del legno per l’evoluzione della civiltà umana è legato alla creazione del fuoco e al suo utilizzo come legna da ardere, che permise agli uomini preistorici di cucinare, scaldarsi e difendersi dagli animali. Il suo utilizzo come fonte energetica è continuato per tutta la storia dell’umanità fino a tutto il XVIII secolo, quando la legna da ardere cominciò ad essere sostituita dal carbone, dal potere calorifico più elevato. Continua a leggere

La combustione è il processo chimico attraverso il quale un materiale reagisce con l’ossigeno producendo calore, luce e sostanze gassose calde.

Perché si svolga la combustione è necessaria la presenza concomitante di tre elementi: il combustibile, il comburente e l’innesco, che compongono il così detto triangolo della combustione. Continua a leggere

La Legna Punto Calore Si Posiziona Tra Le  3490 E 3010 Kcal/Kg !!!!

Ai fini del riscaldamento, occorre accertarsi che le caratteristiche della legna soddisfino alcuni requisiti importanti da non trascurare, il più importante dei quali è senz’altro la corretta stagionatura o essicazione, in altre parole la legna deve possedere il giusto grado di umidità intorno al 10-15%, per cui assume importanza anche il periodo dell’anno in cui viene tagliata che dovrebbe coincidere con periodo invernale. Continua a leggere

Le pricipali unità di misura per la legna da ardere sono quattro:

a) METRO CUBO (mc)

Calcolo del metro cubo: base x profondità x altezza.

Generalmente utilizzato per il legname in tronchi.

b) METRO STERO ACCATASTATO (msa)

Unità di misura apparente (comprende il legno e gli spazi vuoti).

Corrispondente ad una catasta delle dimensioni di 1 metro per 1 metro 1 un metro.

Per ottenere, quindi, il volume del solo legno, si moltiplica il volume reale della catasta (misurabile semplicemente prendendo i valori di lunghezza, altezza e profondità) per un coefficiente di trasformazione (un valore preciso per ogni tipo di legname, reperibili in molte pubblicazioni divulgative sul legno oppure in Internet), il cui valore medio è orientativamente compreso fra 0,5 e 0,75 per faggi, querce e carpini ecc.

Facciamo un esempio di calcolo: una catasta impilata con altezza pari a 1,60 m, lunghezza di 4 m e profondità di 35 cm, ha come suo volume complessivo (legna e spazi vuoti inclusi) il seguente: 1,6 × 4 × 0,35 = 2,24 m³. Per ricavare solo il volume della legna (senza gli spazi vuoti), occorre moltiplicare il volume della catasta per il coefficiente medio di 0,6 in questo modo: 2,24 m³ × 0,6= 1,34 m³.
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